Chi siamo

Una CHIESA edificata su una base sana di fede, centrata sul Cristo Vivente, è una delle Chiese cristiane che si richiamano alla Riforma oltre che alla Chiesa primitiva. Una Chiesa che adatta le sue strutture al concetto di Corpo di Cristo in ciò che concerne l'unità e l'interdipendenza delle comunità locali.

Una CHIESA APOSTOLICA che cerca di scoprire e di vivere la ricchezza spirituale presentata nel Nuovo Testamento come condizione di vita normale dei cristiani dei tempi apostolici. Una Chiesa Apostolica nella quale Dio chiama oggi uomini per rivestirli del ministero d'apostolo e profeta.
Queste funzioni sono fondamentali per l'edificazione, la direzione e l'unità del Corpo di Cristo.
Una Chiesa Apostolica portatrice di un messaggio che si impegna a presentare al mondo attraverso un'azione missionaria dinamica nei cinque continenti.

All'inizio ... un risveglio
La Chiesa Apostolica è nata da una potente manifestazione dello Spirito Santo:
il "risveglio nel paese del Galles"

Si tratta di un ampio movimento religioso che, tra il 1904 e il 1905, sconvolse questa parte della Gran Bretagna. Esso preparò il terreno ad un'effusione dello Spirito Santo che ebbe luogo qualche anno più tardi. Il rinnovamento spirituale produsse la conversione di migliaia di persone; in tutti gli aspetti della vita, religioso, familiare o sociale, si registrarono dei risultati impensabili.

Un giovane uomo, Daniel Williams, ebbe un ruolo fondamentale nella formazione della Chiesa Apostolica. Nacque il 5/5/1882 nel piccolo villaggio minerario di Penygroes, in Galles. I suoi genitori avevano cresciuto i loro dodici figli in una rigorosa disciplina e nell'amore.

Daniel aveva sentito parlare di questo risveglio da un compagno di lavoro. Una sera si recò nella vicina città di Ammanford per vedere con i suoi occhi il fenomeno che stava scuotendo tutto il paese. Questo primo contatto trasformò completamente la sua vita. L'incontro personale con Evan Roberts, il giovane gallese di cui Dio si era servito per iniziare il risveglio, non fece che confermare l'esperienza fatta. Si maturò in lui un solo desiderio: annunciare l'evangelo; si mise a studiare con zelo al fine di soddisfare questa vocazione.

In questo periodo, in diverse parti del mondo, Dio spandeva il Suo Spirito. Daniel fece conoscenza con la realtà pentecostale con le sue manifestazioni quali: il battesimodello Spirito Santo, il parlare in lingue, la profezia, la guarigione, etc. ... queste manifestazioni erano simili a quelle che aveva già visto in alcune riunioni del risveglio. Lui stesso fu battezzato di Spirito Santo e parlò in altre lingue.

Qual'era lo scopo di Dio attraverso questa effusione dello Spirito Santo? Egli si rese ben presto conto che il Signore stava per riscoprire e restaurare delle verità che si erano perdute, dimenticate o coperte di tradizioni. Dopo l'esperienza del battesimo nello Spirito Santo la grande scoperta fu la profezia: il Signore parlava come nel passato per mezzo di labbra umane. Attraverso la profezia, egli metteva in luce gli insegnamenti della Sua Parola concernenti il ristabilimento della Chiesa secondo il modello del Nuovo Testamento.

Era chiaro che lo Spirito Santo non era stato dato unicamente come "potenza per testimoniare", ma anche per "unire" i credenti per formare un solo corpo: la Chiesa. Ecco perché Dio distribuiva di nuovo i nove doni dello Spirito Santo per l'edificazione della CHiesa, e ristabiliva i ministeri di Cristo "per il perfezionamento dei santi".

La profezia scorreva come un fiume in quei giorni, esortando, edificando, consolando e ... anche dirigendo. Non c'era alcun dubbio: Dio parlava. Daniel fu chiamato per profezia a diventare pastore della comunità di Penygroes. Si trovò ad una svolta decisiva nella sua crescita spirituale. La necessità dei ministeri e dell'ordine nell'esercizio dei carismi gli appariva più chiaramente. In ogni comunità furono stabiliti degli "anziani" e nel 1931 Daniel fu chiamato al ministero di "apostolo" e suo fratello Jones a quello di "profeta".

Molto rapidamente degli inviti gli giungevano da differenti gruppi di credenti che volevano conoscere il messaggio che il Signore aveva rivelato ai due fratelli Williams. Negli anni seguenti, essi furono testimoni di una rapida divulgazione del "messaggio apostolico". In venti anni circa si formarono 90 comunità, solo nel paese del Galles.

Nel 1916 diversi gruppi si unirono sotto il nome di "The Apostolic Church" che è da allora il nome ufficiale della Chiesa.

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La nascita in Italia
In Italia la nascita della Chiesa Apostolica vede come protagonisti, da una parte il pastore Alfredo Del Rosso e dall'altra un'attrice danese, da poco convertitasi all'Evangelo, Anna Larsen Bjorner. Un giorno mentre il pastore Del Rosso stava viaggiando per l'ennesima volta da Civitavecchia, (dove era residente), a Grosseto, trovò sul sedile del treno una rivista dal titolo "Riches of Grace" che raccontava la conversione della nota attrice. Le scrive per conoscere la sua esperienza. La risposta non arriva subito; passano ben quattro anni prima che il pastore riceva una risposta. Ma non vi poteva essere momento più opportuno. La descrizione di ciò che il Signore stava facendo in Danimarca e della comunione con la Chiesa in Gran Bretagna trovò un riscontro favorevole nel cuore del pastore che invitò alcuni fratelli dalla Danimarca, i quali arrivarono a Civitavecchia alcuni mesi dopo.

A parte la meravigliosa rivelazione biblica che essi portarono agli ascoltatori, la presenza di quei fratelli disposti a predicare l'Evangelo anche nelle case più semplici convinse della realtà della loro esperienza e preparò il terreno per ulteriori sviluppi della volontà di Dio.

Nel febbraio 1927 i piccoli gruppi di fratelli in Civitavecchia e Grosseto si unirono ufficialmente con la Chiesa Apostolica in occasione di una visita in quelle città dei pastori D.P. e W.J. Williams e di alcuni fratelli danesi. Come era usanza di questi pionieri, fu data ampia esposizione della Visione Apostolica, la quale trovò entusiasta accettazione da parte dei fratelli italiani e profeticamente furono chiamati i primi anziani e diaconi perché assistessero la nascente opera.

L'espansione dell'opera che seguì richiese altri aiuti nel '29 furono inviati in Italia dalla Chiesa del Galles i coniugi Evans, come primi missionari in questo campo. Si trasferirono a Civitavecchia dove impararono la lingua e, successivamente, nel capoluogo maremmano, dove la chiesa stava ingrandendosi. Dopo l'uso di vari locali presi in affitto per le riunioni, nel 1930 con l'aiuto del fratello Naeser (danese) fu possibile acquistare una sala di culto in Via Oberdan, 39 a Grosseto, la quale, in seguito, divenne una vera "Bethel" per moltissime anime.

L'opera incominciava ad ingrandirsi e molto presto il pastore Evans fu incoraggiato dall'arrivo in Italia dal Galles, del pastore W.R. Thomas e signora. Intanto si erano aperti i rapporti con le città di Roma e Napoli. In quest'ultima si stava cercando una sala quando eventi estranei alla vita della chiesa modificarono alcuni orientamenti. Il primo fu il rientro in Gran Bretagna del pastore Evans a causa della salute cagionevole della moglie e l'altro, che incise notevolmente nell'opera del Signore in Italia, fu l’avvento della grande guerra. In quel momento il pastore Thomas rimase solo, ma per poco, perché il Signore provvide un uomo di straordinarie capacità che si convertì e successivamente prese la responsabilità della chiesa in Grosseto, il pastore Guido Ulivagnoli, un maresciallo dei Carabinieri in pensione.

Alla vigilia della guerra con l'avvento del fascismo incominciò un periodo triste per le chiese evangeliche in Italia, particolarmente per quelle pentecostali. Ovunque si chiudevano le chiese; presto anche via Oberdan fu chiusa. In questo periodo il pastore Thomas ritornò in Gran Bretagna e la chiesa, durante la guerra, fu guidata dal pastore Ulivagnoli.

Con l'arrivo delle forze alleate il cappellano militare, protestante, riaprii le porte di "Bethel" e si iniziò di nuovo ad avere i culti in chiesa. Nel 1949 ritornò in Italia il pastore Thomas e ... si ricominciò da capo, con l'aiuto di un "residuo" fedele che aveva resistito alle persecuzioni della guerra. La persecuzione fascista fu superata con la risoluzione della guerra, ma incominciò quella più silenziosa e subdola della Chiesa Cattolico?Romana.

Anche se i primi albori della Chiesa Apostolica in Italia risalgono all'anno 1927, si può parlare di un vero e proprio inizio dell'opera intorno all'anno 1949. Infatti da questo momento inizia anche un'opera di espansione al di fuori della città maremmana. Si avevano contatti con Castellammare di Stabia e con la Sicilia.

Ad un'opera di consolidamento della Visione Apostolica in Italia per mezzo del ministero apostolico del pastore W.R. Thomas ha fatto seguito un'opera di espansione dovuta al ministero del pastore Iorwerth Howells, giunto in Italia nel 1958, qualche tempo prima del rientro della famiglia Thomas in Gran Bretagna.

La prima residenza del pastore Howells fu Torino e da lì, successivamente, si trasferì a Grosseto, prima come Sovrintendente dell'opera, e in seguito come Presidente del Consiglio Nazionale della chiesa. In questo periodo l'opera conosce un'espansione mai avuta prima e dal Piemonte alla Sicilia si aprono numerose comunità. Una tappa importante per l'opera apostolica italiana è stata la sua autonomia dalla Chiesa in Gran Bretagna che è avvenuta nel 1972. La famiglia Howells ha lasciato l'Italia nell'aprile dell'anno 1986, ma già dall'anno 1985 il pastore Howells preparava alla presidenza del Consiglio Nazionale un pastore e apostolo del Signore italiano, il pastore Gianfranco Baldoni, allora responsabile del distretto di Roma.

Attualmente la Chiesa Apostolica possiede una casa editrice: Edizioni "Ricchezze di Grazia", sotto la cui egida esce un bimestrale "L'Araldo Apostolico"; un programma di stampa e pubblicazione di libri; un programma audiovisivi, un Centro di Studi Teologici in sede e per Corrispondenza, e una struttura polivalente per Conferenze e Campi giovanili.

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Un'espansione mondiale
"Fino all'estremità della terra"

I pionieri della Chiesa Apostolica avevano la convinzione che la Visione appena scoperta doveva essere condivisa. E' con questo slancio missionario che la Visione Apostolica si è estesa e continua ad estendersi in tutti i continenti del mondo.

Il movimento missionario nacque in Gran Bretagna; i primi sforzi furono fatti verso i paesi anglofoni: Canada (1927), Australia (1930), India (1929) e Nuova Zelanda (1933). Nello stesso tempo si aprirono alla Visione alcuni paesi africani: Nigeria (1931), Ghana (1937) e Camerun (1949). In Europa l'opera nacque attraverso di movimenti già esistenti e che vivevano la stessa esperienza, come in Danimarca (1924), in Francia (1926), in Italia (1927), in Germania (1946), Svizzera (1947), in Ungheria (1962), in Belgio e in Spagna (1964), nel Portogallo nel 1970 e nell'Irlanda nel 1982.

L'Opera cresceva, alcuni di questi paesi sono diventati esse stessi dei centri missionari che hanno raggiunto altre nazioni: Burkina Faso, Senegal, Benin, Zambia, Zimbabwe, Sudafrica, Brasile, Nuova Guinea, Indonesia, Vanuatu e la Groenlandia.

Alcuni di questi paesi, raggiunta una maturità spirituale ed amministrativa, sono divenuti autonomi, ma sono rimasti legati tra loro grazie a rapporti fraterni e di condivisione della Visione, anzi, i delegati di tutti i paesi si ritrovano per qualche giorno in una Conferenza mondiale.

Gli ultimi incontri si sono avuti a Roma (1990), Danimarca (1993) Australia nel 1996 e Canada nel 1999. Nel 2002, a Dio piacendo, avrà luogo in Sudafrica. A livello europeo, un incontro simile ha luogo ogni due anni prevalentemente, a Bruxelles (B) e Kolding (DK) Lo scopo principale è quello di considerare la possibilità del lavoro missionario verso quei paesi in cui la Visione Apostolica non è presente.

La Chiesa Apostolica è diventata attualmente un movimento di proporzione mondiale i cui principi di fede essenziali si adattano alla mentalità di ognuno dei quaranta paesi ove è presente:

Albania
Angola
Australia
Barbados
Belgio
Benin
Brasile
Burkina Faso
Camerun
Canada
Danimarca
Francia
Germania
Ghana
Giamaica
Gran Bretagna
India
Indonesia
Irlanda
Italia
Malawi
Nigeria
Nuova Guinea
Nuova Zelanda
Portogallo
Sudafrica
Senegal
Sierra Leone
Spagna
Sri Lanka
Svizzera
Togo
Ungheria
U.S.A.
Vanuatu
Zaire
Zambia
Zimbabwe

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